La Federal Communications Commission, l’autorità americana per le telecomunicazioni, ha votato la misura sulla net neutrality, è uno dei principi fondamentali su cui, fino ad oggi, si è basato il funzionamento di Internet: stabilisce che ogni contenuto distribuito in Rete, dal film della grande casa di produzione al video delle nostre vacanze, debba avere le stesse opportunità di arrivare sul computer o sullo smartphone degli utenti finali, che va a cambiare radicalmente le regole per i provider Internet (è una struttura commerciale o un'organizzazione che offre agli utenti è una struttura commerciale o un'organizzazione che offre agli utenti). Le regole sulla neutralità della rete sono nazionali, perciò a oggi saranno gli Stati Uniti ad avere ripercussioni. L’Europa, e l’Italia nello specifico, non sono coinvolte. La neutralità della rete prevede che tutto il traffico su Internet sia trattato allo stesso modo, senza preferenze tra chi fornisce le connessioni online. In questo modo nessuno può favorire contenuti a discapito di altri.
"Neutralità della Rete" si riferisce a una rete che non discrimina in base al contenuto. La neutralità della rete ;nota anche con i termini inglesi network neutrality, net neutrality, internet neutrality o NN, è un principio giuridico, riferito alle reti residenziali a banda larga che forniscono accesso a Internet, servizi telefonici e trasmissioni televisive. La definizione esatta varia, ma viene ritenuta "neutrale", dalla maggior parte dei sostenitori di questo principio, una rete a banda larga che sia priva di restrizioni arbitrarie sui dispositivi connessi e sul modo in cui essi operano, cioè dal punto di vista della fruizione dei vari servizi e contenuti di rete da parte dell'utente finale. Tale condizione può essere garantita attraverso un trattamento paritario dei pacchetti IP che la attraversano: una rete neutrale non dà priorità differenziate ai diversi pacchetti, mentre una rete "non neutrale" sì. In base al principio di neutralità, gli internet provider non possono di proposito bloccare, rallentare o fare pagare differentemente l’accesso ai dati. Il modo di gestione dei pacchetti IP è al centro del dibattito che coinvolge le specifiche di alcuni protocolli di comunicazione della rete; ad esempio ATM e IP, che storicamente supportano tendenze opposte tra i provider di Internet e le aziende di telecomunicazioni, ed è anche al centro del dibattito dell'ultimo decennio sul protocollo IPv6.
Il termine è stato coniato nell'ambito delle leggi europee sulle telecomunicazioni, più o meno nel 2003, ed è stato poi importato negli Stati Uniti d'America, quando la Federal Communications Commission (FCC) ha incominciato a considerare la ri-classificazione delle DSL residenziali come Information Service, servizi informativi, così come era per le connessioni a Internet basate su cavo.
La neutralità della rete é un principio di non discriminazione, essenziale perché Internet continui ad essere libera e non sotto controllo da aziende private o da chi ha il potere.
La neutralità della rete è un principio di non discriminazione, essenziale perchè Internet contitui ad essere libera e sfuggire al controllo di entità private ed alla censura di governi autoritari.Si è discusso in questi giorni, presso la FCC (Federal Communications Commission, l’ente statunitense che si occupa di regolamentare le telecomunicazioni) di neutralità della rete. Principio su cui è stato chiamato a “normare” anche il Parlamento Europeo che ha dato l’ok ad un pacchetto di riforme del mercato delle telecomunicazioni, per garantire il libero accesso a internet all’interno dei paesi dell’UE.L’Europa ha deciso di “impedire agli Isp di restringere o aumentare il prezzo di determinati servizi a vantaggio di altri”. Gli Stati Uniti stanno andando in direzione opposta: un provider di servizi, potrebbe negoziare commercialmente trattamenti preferenziali con i fornitori di contenuti sulla rete (Netflix, YouTube, tanto per citarne un paio) andando contro, di fatto, il principio della net neutrality.
Nel 2016 l’Unione Europa ha pubblicato delle linee guida per il rispetto e la tutela della Net Neutrality. Gli stati membri vi hanno aderito anche se nel Vecchio Continente, negli ultimi anni, diversi operatori hanno immesso sul mercato alcune offerte in chiaro contrasto con queste norme. Per esempio quelle che offrivano l'opportunità di utilizzare alcune app senza consumare i giga di traffico inclusi nel proprio pacchetto. È evidente come abbonamenti di questo tipo favoriscano la fruizione delle app incluse nell'offerta a discapito di quelle concorrenti.
Il 27 giugno 2016 hanno approvato una risoluzione non vincolante di condanna per i paesi che intenzionalmente impediscono l’accesso a Internet dei loro cittadini